giovedì 19 marzo 2009

IPSE DIXIT



Allora allora allora, manco da queste pagine da un fracco di tempo, e mi accorgo che l'incontrollabile impulso di scrivere mi viene in contemporanea ad un altro irrefrenabile istinto: quello di massacrare qualcuno con un cucchiaino da tè.
Ma veniamo alla fredda cronaca.
Ieri mattina mi sono svegliata stranamente di buon umore, scendo, mi accingo a consumare la mia parca colazione concernente un pacco di pan di stelle, qualche litro di tè e un paio di pangoccioli quando la mia attenzione viene calamitata da un ominide di bianco vestito.

Si, mi riferisco al Supercarratzinger, che ha ben pensato di far fare alla chiesa un mastodontico quanto inatteso passo in avanti verso la modernità affermando che l'Aids non si combatte con i preservativi.



Ma cerco Paparatzinger, l'Aids e le malattie veneree e mortali non si combattono certo con i preservativi, così come la pace non si conquista certo col dialogo, ma con le guerre preventive.


Il giramento di coglioni che ne è conseguito ha fatto scappare via a gambe levate il mio cane, rizzato le piume in testa ai pappagalli, dato corrente al condominio per una intera settimana e fulminato lo spazzino che in quel momento stava raccogliendo sacchetti di immondizie sotto casa.


Ma dico io, affermare che l'Aids non si combatte con i preservativi, ma con la CASTITA' non è un po' come dire che per smettere di fumare ti conviene tagliarti le dita...