venerdì 13 luglio 2007

Angie Racconta...

Ed eccoci giunti al mio ultimo post pre-ospedaliero.







L'ospedale di Venezia ha come sede l'antica Scuola Grande di San Marco, perchè, qui da noi, anche l'ospedale pretende la sua parte di storia.

















Molte sono le leggende e gli aneddoti che hanno come fulcro proprio questo campo (di piazza ce n'è una sola), intitolato ai SS. Giovanni e Paolo, e soprattutto l'adiacente ed omonima basilica.

Di tutte le storie sicuramente la più curiosa è quella riguardante il momumento equestre che si erge in tutta la sua magnificenza nel bel mezzo del campo, raffigurante le effigi di Bartolomeo Colleoni.

Egli aveva come "caratteristica" quella di possedere tre testicoli - un vero uomo con le palle - cosa riscontrabile anche nel suo particolarissimo stemma, un drappo bianco raffigurante tre fichi.








Fu un valoroso e intraprendente soldato bergamasco, chiamato a combattere per i colori del gonfalone (la bandiera col Leone di San Marco) e quindi per la Repubblica Serenissima.


Il suo consenso fu condizionato da una particolarissima richiesta: "io vengo a combattere per voi, ma se ritorno vincitore, voglio che una statua a me dedicata venga posta di fronte a San Marco".



Detto-fatto. La Serenissima accettò di buon grado quella megalomane richiesta, e, tornato il Colleoni vincitore, mantenne la promessa.


Quale fu la sorpresa del combattente nel ritrovarsi il momumento richiesto in campo SS. Giovanni e Paolo!

"Avevo detto che volevo un momumento davanti a San Marco! Non avete mantenuto la parola!"

"Ti sbagli Colleoni, la tua statua si trova proprio di fronte alla Scuola Grande di San Marco, non avevi specificato che la volevi di fronte alla basilica, e quindi..."


Io adoro la furbizia dei miei concittadini del passato...

sabato 7 luglio 2007

RASTAMAN LIVE UP!





« Il mio compito è di tenere vivo e diffondere nel mondo il messaggio di Marcus Garvey, il padre spirituale di Giamaica ...Voglio muovere il cuore di ogni uomo nero perchè tutti gli uomini neri sparsi nel mondo si rendano conto che il tempo è arrivato, ora, adesso, oggi, per liberare l'Africa e gli africani.Uomini neri di tutto il mondo, unitevi come in un corpo solo e ribellatevi: l'Africa è nostra, è la vostra terra, la nostra patria ...Ribellatevi al mondo corrotto di Babilonia, emancipate la vostra razza, riconquistate la vostra terra. »



Bob Marley



L'altro giorno vi ha dato una breve infarinatura sul movimento Rastafari e le sue interpretazioni dell'Apocalisse. Eccovi alcune nozioni.











"Il concetto cardine del pensiero RASTA è imperniato sulla consapevolezza delle proprie radici umane nella terra di Etiopia, riferita anticamente ai paesi situati a sud-est dell’Egitto.
I primi predicatori scoprirono che gli egizi ed etiopi erano stati neri ed una sostanziale identità vi era stata tra i due popoli, precursori poi di una grande civiltà, quella dell’intera Africa, geografica, culturale, politica e spirituale. Jahve è il cuore dell’Etiopia, lo scettro dell’Impero, il trono millenario della grande civiltà nera, la culla del corpo e dello spirito umano, rivelato sul trono di Davide nel 225 discendente della tribù di Juda, RAS TAFARI HAILE’ SALASSIE I.
La voce in levare del reggae è l’espressione fondamentale di questa visione, il battito ancestrale della vita, rivelatosi oggi con questo suono di redenzione che risveglia coloro che saranno eletti a riportare l’Etiopia, terra promessa e patria dell’umanità, al suo antico ruolo, terra di consapevolezza e liberazione spirituale.

Essere Rasta significa essere totalmente libero, tuttavia esistono regole morali e scritte che aiutano a mantenere sano il corpo e la mente :
1. I Rasta rifiutano ogni tipo di deturpazione del corpo, come : radersi, tatuarsi,
tagliarsi i capelli.
2. E’ sconsigliato mangiare carne, mentre il maiale e i molluschi sono fortemente
proibiti.
3. JAH RASTAFARI è l’unico Dio supremo
4. E’ incoraggiato l’amore per l’umanità
5. Si rifiutano i vizi sordidi, come: gelosia, odio, cattiveria, invidia e ingiuria.
6. Si rifiuta la mondanità e l’edonismo
7. Un unico desiderio è di riunire tutto il mondo sotto le regole di Selassie, con
seguaci che costituiscono un unica fratellanza
8. Ogni Rasta che ha bisogno di aiuto ha la priorità. Dopo ogni essere vivente ,
animale o pianta può essere aiutato
9. Devono essere rispettate le antiche leggi di Etiopia
10. Non si deve rispettare una persona solo per l’aspetto o per la sua presenza
fisica, per il suo titolo o qualunque altra considerazione. Un Rasta è motivato in
tutte le cose per il suo amore per la verità.














Marcus Garvey ha profondamente contribuito alla nascita del movimento Rastafariano delle origini , quello che prese forma nei primi decenni del secolo e che, ancor prima dell'incoronazione di sua Maestà Hailè Salassiè (2 novembre 1930); già aveva idealmente intrapreso il suo profetico rimpatrio in Madre Africa.
E' stato proprio Marcus Garvey, jamaicano di nascita ma attivo soprattutto negli USA a tessere la prima trama di quel lungo percorso che la Diaspora Nera sta tracciando nel suo legittimo tentativo di sfuggire al completo annullamento culturale contrabbandato come " integrazione razziale".
I Rasta si sono nutriti fin da subito del messaggio emancipatore di Garvey, al punto da eleggerlo al proprio primo ed eroico profeta.
Ma del lavoro di Garvey molti altri si sono avvalsi per ridefinire se stessi in relazione al dominio della razza bianca, a cominciare dai ben noti "mussulmani Neri" di Malcom X.
Ecco una breve cronologia della vita di Marcus Garvey:
-Nasce nel 1887 a S.Ann Bay Jamaica; molto presto lascia la scuola e comincia a lavorare come apprendista tipografo a Kingston .
-Nel 1907 inizia a viaggiare e ad interessarsi delle condizioni dei neri in altri paesi Caraibici e dell'America Latina.
-Nel 1912 è a Londra dove approfondisce le sue conoscenze della cultura e della civilizzazione africana.
-Torna in Jamaica nel 1914 e fonda la prima lega delle Comunità Africane, con lo scopo di promuovere una migliore formazione per i giovani afro-jamaicani.
-Nel 1916 si trasferisce negli Stati Uniti e nel 1917, ad Haarlem-New York, fonda l'Universal Negro Improvement Association (UNIA) che , in dieci anni di attività, raccolse più di 2 milioni di iscritti.
Ad essa si aggiunse un settimanale a diffusione internazionale, il Negro World, ed una compagnia di navigazione , la Black Star Line, oltre ad un numero imprecisato di imprese in qualche modo collegate al suo programma per l'emancipazione nera.
-Nel 1920 l'UNIA era già diventata la più grande organizzazione pan-africana che la storia abbia mai conosciuto.
-Inevitabile il successo cominciò a dar fastidio e nel 1923 Garvey venne processato, condannato e imprigionato per frode fiscale.
-Nel 1927 grazie all'appoggio che l'UNIA aveva dato al suo nuovo presidente americano, la sua pena venne commutata in deportazione; Garvey ritornò così in Jamaica da dove cominciò ad organizzare le varie sedi del suo movimento.
-Nel 1935 trasferì il suo quartier generale a Londra, ma la crisi della sua leadership era ormai irreversibile.
-Garvey morì nel 1940 senza essere riuscito a riportare l'UNIA alla sua originale solidità.

Marcus Garvey è stata la prima figura pubblica a stabilire legami tra i Neri Caraibici, Americani ed Africani . Il suo attivismo ha profondamente influenzato molti movimenti pan-africani nati nel mondo in questo secolo, ed il ricordo della sua presenza è certamente ancora ben vivo tra i Rasta. Qualsiasi analisi si voglia fare dei cambiamenti sociali avvenuti in Jamaica, a Marcus Garvey va riconosciuto di esserne stato la radice. Il governo jamaicano gli ha conferito lo status di Eroe Nazionale. "



Ovviamente tutti conoscono la parola Rasta grazie alla diffusione mondiale che ne diede Bob Marley negli anni '80, a volte caricandola anche di lati negativi quali il fumare erba e il vivere in maniera trasandata (raggamuffin).





Niente di più sbagliato.



L'uso dell'erba, il far crescere i capelli in una determinata maniera (dread locks) e il vivere gustando appieno tutto quello che la natura ci dà poggia le sue basi su convinzioni spirituali e religiose fortissime.

Quindi l'associazione mentale "Rasta=spinelli" lasciamola ai poveri stupidi che non vanno al di la della moda e dell'apparenza, e proviamo a scavare un po' in profondità.




Stand firm!